Accordo unanime, ma con un rinvio di cinque mesi, per l’entrata in vigore, da parte dei 27 ministri dei Trasporti europei all’accordo ‘Cieli Aperti’ che sarà firmato il 30 aprile a Washington durante il vertice Usa-Ue. Il rinvio è stato chiesto dalla Gran Bretagna, che chiedeva un periodo di transizione nel timore di un impatto troppo gravoso per l’aeroporto londinese di Heathrow, dal quale transitano il 40% dei voli transatlantici Europa-Stati Uniti. L’intesa, che “permetterà a tutte le compagnie aeree europee e statunitensi di collegare qualunque città europea con qualunque destinazione negli Usa” – spiega in una nota il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi – non entrerà quindi “in vigore come inizialmente previsto nell’ottobre di quest’anno, bensì sei mesi più tardi”, all’incirca nell’aprile 2008. “Lo slittamento nell’entrata in vigore dell’accordo Open Skies – sottolinea Bianchi – ci concede sei mesi in più per portare a termine il nostro progetto di riforma del settore del trasporto aere”.