Regole comuni per gli aeroporti europei nel fissare le tariffe aeroportuali garantendo così maggiore trasparenza e rafforzando la posizione delle compagnie aeree. Sono i passaggi chiave della riforma proposta dal Parlamento europeo e presentata dall’europarlamentare tedesco Ulrich Stockmann.
La proposta si basa su una inchiesta nata su sollecitazione di alcune compagnie aeree, che si sentono discriminate nel modo in cui i gestori aeroportuali stabiliscono l’entità delle tariffe.
Nel 2007 era stata la Commissione europea ad avanzare una proposta di riforma del sistema, basata sul desiderio di spezzare il semi-monopolio delle compagnie di gestione nel fissaggio delle tariffe, garantire maggiore trasparenza e alla fine ottenere anche un minore aggravio economico per i consumatori. La proposta è stata ripresa dal Parlamento europeo, che ha però stabilito che le nuove regole dovranno valere per tutti gli scali europei che superano i 5 milioni di passeggeri, e comunque per almeno un aeroporto per nazione: in totale, 67 aeroporti in tutto il continente.
Alla risoluzione dei conflitti fra gestori e compagnie dovrà essere preposta, sempre secondo quanto approvato dagli eurodeputati di Strasburgo, una authority indipendente in ciascun Paese.
In Italia sono 8 gli aeroporti che superano la soglia dei 5 milioni di passeggeri annui: Orio al Serio, Catania, Linate, Malpensa, Napoli, Ciampino, Fiumicino e Venezia.