giovedì, 23 Maggio 2024

Ue: serve approccio comune su body scanner

Intanto gli Stati membri potranno introdurli nei loro aeroporti

Dopo la frenata imposta nel 2008 dal Parlamento europeo, l'Ue ora è pronta a valutare una norma comune per l'installazione dei body scanner negli aeroporti, in grado di conciliare la sicurezza con le libertà individuali e la salute. Gli esperti Ue sulla sicurezza aerea, riuniti a Bruxelles con i loro colleghi Usa per esaminare la situazione provocata dal fallito attentato di Natale sul volo Amsterdam-Detroit, hanno concluso all'unanimità che è necessario un approccio comune ai problemi della sicurezza, compreso l'uso delle tecnologie dell'immagine come i body scanner. L'esecutivo europeo sta infatti "considerando un'iniziativa" sui body scanner ma poi saranno gli Stati membri e il Parlamento europeo ad esprimersi in merito. Nel frattempo i singoli paesi Ue possono procedere all'introduzione negli aeroporti di questa nuova tecnologia, come ha annunciato oggi anche l'Italia. La minaccia attentati ha indotto finora diversi Paesi Ue a dare il via libera per dotare, quanto prima, i loro aeroporti di questi strumenti capaci di spogliare virtualmente i passeggeri ai controlli di sicurezza. Al sì convinto di Olanda, si è aggiunto anche quello della Gran Bretagna. Il governo tedesco più di un anno fa, quando i body scanner furono proposti per la prima volta dalla Commissione europea, bollò l'idea come "una sciocchezza". Ma ora non è più così univoco nel suo no. Se la ministra della Giustizia continua ad opporsi, la collega dell'istruzione nel governo Merkel si schiera a favore. Sfumata pure la posizione francese, dove un gruppo di studio dovrà fare chiarezza soprattutto su questioni come la salute e la privacy. Decisamente scettici invece in Belgio e in Spagna.

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