Ue, varato il ‘pacchetto aeroporti’

Trasparenza ed equità guidano il pacchetto articolato in 3 iniziative

Garantire efficacia e sicurezza negli scali europei in un futuro dove si prevede un’ulteriore intensificazione del traffico aereo. E’ l’obiettivo del “pacchetto aeroporti” adottato ieri dalla Commissione europea. In particolare, la Commissione Ue propone una direttiva che ridefinisca i rapporti fra compagnie e società che gestiscono gli aeroporti, con particolare riguardo per le tasse aeroportuali. Nel caso di dissidio che non si risolve, si prevede l’istituzione, in ogni paese membro, della figura di un “regolatore”, autorità indipendente che stabilisca l’eventuale livello corretto di tassa aeroportuale che entrerà in azione quando compagnie e aeroporti non troveranno punti di intesa. La seconda iniziativa di Bruxelles è una “comunicazione sulla capacità, l’effacia e la sicurezza degli aeroporti in Europa”, la terza è “un rapporto sull’applicazione della direttiva sull’assistenza negli scali”. Ma il pacchetto-aeroporti inciderà sui rapporti talvolta difficili fra le compagnie principali e le low cost, con le quali si paga spesso più di tasse che di costo effettivo del biglietto? “Se l’aeroporto scelto da una compagnia ha dei servizi meno sofisticati – ha spiegato Barrot – la società che sceglie questo tipo di terminale può effettivamente pagare meno. Ma la regola che vige è che per la stessa tariffa si deve avere lo stesso servizio”. Tutto ciò sempre nella massima garanzia di trasparenza: “dobbiamo avere il prezzo esatto del viaggio scritto sul biglietto, così che ogni passeggero sappia precisamente quanto paga di tasse e quanto di trasporto”.

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