Usa, dieci impronte digitali per gli stranieri all’arrivo

Le impronte saranno prese ai cittadini stranieri tra i 14 e i 79 anni

Non basta più l’impronta digitale di due dita: adesso per entrare negli Usa tutti i cittadini stranieri tra i 14 e i 79 dovranno depositare le proprie impronte digitali di tutte e dieci le dita, rilevate tramite scanner elettronico, al loro ingresso, negli aeroporti o nei porti.
I dati, che dovrebbero servire ad individuare con più sicurezza terroristi e criminali, verranno confrontati con quelli contenuti già oggi negli archivi dell’Fbi, e saranno custoditi per 76 anni in un database elettronico chiamato Ident. Mentre si parla già di prendere gli stessi dati, impronte ed estremi del passaporto, anche per i viaggiatori in uscita. Alle preoccupazioni dei gruppi per la difesa dei diritti civili, che mettono in guardia da una eccessiva dipendenza dalla tecnologia, che può paradossalmente mettere a rischio di scambi di persona ed abuso, il direttore dello "US-visit program", Robert Mocny, risponde assicurando: "Le informazioni saranno messe a disposizione solo dell’Fbi, del dipartimento di Stato, di quello della giustizia, del Pentagono, delle polizie locali, della guardia costiera, della Cia e tutte delle altre agenzie di intelligence".
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