2 giugno, i turisti tornano nelle città d’arte dopo 2 anni

Sono passati più di due anni da quel febbraio del 2020 in cui il settore alberghiero ha visto crollare nel giro di poche ore prenotazioni e presenze. “Dopo tante false ripartenze – sottolinea Maria Carmela Colaiacovo, presidente Confindustria Alberghi – questa volta i segnali sembrano molto positivi. I numeri di questi giorni sono stati davvero importanti e si avvicinano ai livelli pre-Covid. Una ripartenza che finalmente ha coinvolto tutti i segmenti, mare, campagna e città d’arte e che segna finalmente una netta inversione di tendenza”.

Un segnale forte che arriva soprattutto dal turismo internazionale, americano in primis che è tornato alla grande scegliendo proprio l’Italia come primo approdo europeo dopo i lunghi anni di fermo forzato dei viaggi intercontinentali. Rispetto allo stesso periodo del 2021, la presenza di viaggiatori dagli States è cresciuta ben oltre il 60%, molto vicina ai livelli prima della crisi, e la domanda sembra tenere anche per i prossimi mesi. Su base annua sarà difficile raggiungere i numeri del 2019, ma ci aspettiamo un consistente balzo in avanti rispetto agli ultimi periodi.

“Complessivamente questo primo ponte estivo ha dato un segnale molto forte e positivo per gli operatori – prosegue Colaiacovo – testimoniato anche da ISTAT che registra un aumento dell’indice del clima di fiducia delle imprese del comparto del turismo da 114,7 di aprile a 124,5 di maggio. Naturalmente – conclude – le ferite della crisi chiederanno un lungo periodo per essere riassorbite, ma possiamo finalmente parlare di una decisa inversione di tendenza”.

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