C’è l’Abruzzo della fede tra le destinazioni in crescita del turismo religioso, un segmento che muove un giro di affari di 3 miliardi di euro, circa il 25% del fatturato annuo prodotto dal turismo religioso in tutto il mondo. In Italia sono 35 milioni i turisti religiosi, motivati al viaggio certamente dalla fede, ma sempre più spesso interessati anche alla cultura, al paesaggio e all’enogastronomia del territorio da visitare, e che spendono in media 85 euro al giorno.
Tornando all’Abruzzo, la regione si trova al sesto posto tra le destinazioni religiose e culturali italiane con tre milioni e mezzo di visitatori nei luoghi di devozione, San Gabriele, il Miracolo Eucaristico, il Volto Santo e l’Apostolo Tommaso. La regione si colloca in graduatoria dopo Roma, la prima destinazione in Italia con 7 milioni di visitatori, seguita da San Giovanni Rotondo, Assisi, Loreto e Pompei. "Una tipologia turistica – dichiara Filippo Paolini, sindaco di Lanciano – che attira in Abruzzo, oltre agli italiani, spagnoli, polacchi e francesi, mercati obiettivo del programma ‘Culto e Cultura in Abruzzo’, anche i sudamericani". In Abruzzo si è appena concluso il 6° ‘Italian Workshop Culto e Cultura’, con la presenza di 25 operatori della domanda specializzati, provenienti da Malta e dalle maggiori regioni italiane (Abruzzo, Sicilia, Campania, Molise, Puglia, Liguria, Piemonte, Lazio, Emilia Romagna e Calabria) e da oltre 200 operatori dell’offerta.