martedì, 19 Novembre 2024

Addio villeggiatura, ‘mordi e fuggi’ anche in campagna

Agriturist: con soggiorni più brevi e last minute meno presenze e fatturato

La villeggiatura stava al boom economico, come la vacanza mordi&fuggi oggi sta alla crisi. Con questa formula, il direttore nazionale di Agriturist Giorgio Lo Surdo ha fotografato l’evoluzione dei consumi di turismo. Non più villeggiatura per gli italiani, quindi; persino la parola sembra una traccia vintage anni ’60 e ’70 di lontani soggiorni lunghi un mese in case fuori città.
"Oggi la vacanza è spezzettata – ha detto Lo Surdo – in tanti ‘assaggi di vacanza’, dalle città d’arte ai centri benessere. I soggiorni in campagna sono sempre più brevi (4-6 giorni), ma la ‘vacanza concentrata’ pretende qualità, cibo Dop e ‘serviti-riveriti’".
Eppure, nonostante la crisi economica c’è "una sostanziale tenuta della domanda (2,8 milioni) di agriturismo, ancora molto attrattivo per qualità/prezzo e peculiarità dei servizi offerti" ha sottolineato la presidente di Agriturist Vittoria Brancaccio, alla presentazione della guida 2009 alle 1700 aziende agrituristiche associate.
Nel 2008, gli arrivi della clientela straniera sono rimasti pressoché stabili mentre c’é stata una piccola contrazione della domanda da parte delle famiglie italiane. Tra gli effetti della costante abbreviazione dei periodi di soggiorno e della sempre maggiore diffusione delle offerte last minute, le presenze sono scese dell’1,1% e il fatturato medio per azienda del 5,6%. Intanto, però, le previsioni per il 2009 sembrano positive in attesa della nuova classificazione dell’Osservatorio nazionale agriturismo.

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