Domani, con la pubblicazione dell’Avviso nella Gazzetta Ufficiale e sul sito del ministero del Turismo, entra in esercizio la Banca Dati delle Strutture Ricettive; entro 60 giorni scatteranno le disposizioni contenute all’art. 13-ter del decreto-legge n. 145/2023. Lo ricorda una
nota del MiTur. “Un passo importante per garantire, legalità, piena trasparenza agli utenti, favorire l’emersione del sommerso e dell’evasione fiscale e maggior qualità dei servizi offerti ai turisti – commenta la ministra Daniela Santanchè – Una riforma epocale se pensiamo anche al fatto che le Ota (le agenzie di viaggio online, ndr) si stanno allineando in tal senso e non proporranno le strutture sprovviste di Cin”, Codice
identificativo nazionale.
La Banca Dati delle Strutture Ricettive è uno strumento che implementa, tramite meccanismi di interoperabilità, il
coordinamento informativo tra i dati dell’amministrazione statale e territoriale ed è volto a fornire una mappatura degli esercizi ricettivi su scala nazionale, anche utile al contrasto di forme irregolari di ospitalità. Le informazioni contenute nella banca dati riguardano, tra l’altro: tipologia di alloggio; ubicazione; capacità ricettiva; soggetto che esercita l’attività ricettiva; codice identificativo regionale, ove adottato, o codice alfanumerico univoco.
Tramite la Bdsr è attivata la procedura telematica di assegnazione del Codice identificativo nazionale, prevista ai sensi della ‘Disciplina delle locazioni per finalità turistiche, delle locazioni brevi, delle attività turistico-ricettive […]’, all’articolo 13-ter del decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2023, n. 191. Il Cin dovrà essere esposto all’esterno dello stabile in cui sono collocati gli appartamenti o le strutture e andrà indicato in ogni annuncio ovunque pubblicato e comunicato.