Cresce del 4% l'offerta nel 2009 e cala del 6,4% il fatturato medio delle aziende agrituristiche. Lo rileva Vittoria Brancaccio, presidente di Agriturist (Confagricoltura) anticipando i dati di bilancio del settore, che presenterà giovedì 18 marzo a Roma. "La situazione è preoccupante e richiede interventi concreti dello Stato e delle Regioni per tutelare un settore che fa bene all'agricoltura, allo sviluppo di tutto il turismo, all'ambiente e al paesaggio", afferma il presidente, secondo cui l'agriturismo, rispetto al 2008 ha avuto una diminuzione di presenze del 3,3% a fronte del -4,3% assegnato da Eurostat al turismo italiano nel suo complesso; in sette anni il fatturato medio di un'azienda agrituristica è passato da 61.740 euro a 55.570 euro. Oltre alla flessione del giro d'affari, sottolinea Brancaccio, le aziende hanno dovuto sostenere un generalizzato aumento dei costi, determinato anche dal moltiplicarsi di incombenze normative e formalità burocratiche ormai insostenibili; i redditi effettivi, nel 2009, sarebbero dunque stati tagliati di circa il 10% rispetto all'anno precedente. Incerte sono poi le prospettive per il 2010. Secondo Giorgio Lo Surdo direttore di Agriturist, ci sono segnali promettenti di un recupero della domanda estera, mentre da quella interna ci si aspetta una crescente attenzione per la proposta enogastronomica e naturalistica.
