venerdì, 8 Novembre 2024

Aica: hotel italiani hanno sofferto crisi più di tutti

Nel 2008 cala fatturato a causa della flessione degli arrivi stranieri

Dopo due anni consecutivi di crescita del fatturato, nel 2008 a causa della crisi economica i ricavi del settore alberghiero in Italia hanno mostrato un’inversione di tendenza: da 1,6 miliardi di euro del 2007 sono scesi a 1,4 miliardi di euro, con una flessione dell’8,2%. Lo affermano dati di Aica, l’associazione che riunisce in Confindustria le catene alberghiere italiane e internazionali che lavorano in Italia e che ieri ha organizzato un convegno a Milano, secondo cui lo scorso anno gli arrivi sono stati pari a 75 milioni di persone contro i 78 milioni del 2007 (-3,9%).
Il calo registrato va principalmente attribuito alla flessione degli arrivi stranieri, diminuiti di oltre due milioni (-6,5%), mentre gli arrivi degli italiani hanno segnato una flessione dell’1,8%. Rispetto ai principali Paesi concorrenti il risultato italiano è il peggiore dell’area: in Francia e Grecia gli arrivi risultano praticamente allineati ai valori del 2007, poiché il calo della componente straniera è stato assorbito da quella nazionale.
"L’ultimo anno è stato il più tremendo che l’industria dell’accoglienza possa ricordare: nonostante questo i nostri associati – sottolinea Elena David, presidente di Confindustria Aica – hanno mantenuto i propri impegni, investendo e generando valore. Tuttavia, pur a fronte delle migliori dichiarazioni d’intenti, dall’altra parte il Governo non ha ancora adottato alcuna misura concreta a sostegno del turismo e del comparto alberghiero in particolare". Rispetto al 2007, l’anno scorso l’occupazione delle camere nel comparto alberghiero in Italia è scesa al 59,2%, in flessione di 4,5 punti percentuali, il prezzo medio in flessione del 4,2%, mentre il ricavo medio per camera disponibile ha accusato un decremento a doppia cifra: -11%.

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