Al Sud chiusi tre hotel ogni due giorni nel 2013

Il piano di Assoturismo punta su destagionalizzazione, low cost e turismo sociale

E' crisi nera per l'industria dell'ospitalità italiana, soprattutto al Sud. "Nei primi sei mesi dell'anno – lancia l'allarme Claudio Albonetti, presidente Assoturismo-Confesercenti – nel Sud hanno chiuso tre imprese dell'alloggio ogni due giorni. E va peggio per le imprese di ristorazione, che scontano 146 chiusure al mese, circa 5 al giorno.  Ecco perché – prosegue Albonetti – chiediamo al governo ed ai presidenti delle Regioni del Sud Italia iniziative urgenti, e che questi territori vengano candidati in modo efficace a mete low cost e di turismo sociale".
Dunque gli imprenditori di Assoturismo lanciano il progetto Sud Italy, sociale e low cost. "Il turismo non sia solo fatto mediante i tweet" dichiara Albonetti che lancia proposte concrete ai ministri Bray, Trigilia e ai presidenti delle Regioni del Sud. "Lanciamo un forte appello al ministero e alle Regioni -sottolinea – perché condividano un piano di sviluppo e di promozione per garantire una più lunga stagionalità e per offrire opportunità reali anche alle fasce meno abbienti attenuando le loro difficoltà di ordine economico. In tal modo si offrirebbero importanti occasioni di lavoro all'asfittico turismo interno, soprattutto nei periodi di destagionalizzazione. Il Meridione deve saper andare oltre la stagionalità ed aggiungere ai flussi tradizionali anche quel valore aggiunto che può derivare dalla valorizzazione del turismo sostenibile e sociale".
Albonetti si domanda che fine abbiano fatto i fondi del Poin che avevano previsto un investimento di circa 50 milioni di euro. "Lo Stato li aveva avocati a sé, ora si recuperi il tempo perduto e si condivida con il ministro della Coesione Territoriale, Carlo Trigilia, la possibilità di utilizzarne almeno una parte per dar vita a questo progetto – conclude – che possa garantire un concreto sostegno alla filiera turistica meridionale".

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