Nuovi voli diretti tra Roma e Buenos Aires e la promessa, come dice la vice ministro del Turismo, Yanina Martinez, “di un impegno forte del governo argentino nel vigilare affinchè non ci siano incrementi sui prezzi attribuibili alle turbolenze finanziarie e inflazionali a livello globale”. Con questi ‘assi’ nella manica l’Argentina, dopo la crisi pandemica, punta al rilancio del suo comparto turistico guardando all’Italia, Paese da cui provengono un terzo dei turisti del Paese. Prima del Covid, le presenze italiane avevano raggiunto quota 360 mila, un numero comunque molto inferiore a quello dei turisti argentini che sbarcano nel Belpaese, attestatosi sul milione nel 2019.
I collegamenti diretti erano stati sospesi nel marzo 2020 per la pandemia e ora riprendono alla frequenza di tre volte a settimana. “Ora – dice Martinez – con la riapertura dei voli diretti operati da Aerolinas Argentinas con Ita airways e il lancio della nostra Marca Pais”, una sorta di equivalente del Made in Italy, “puntiamo a tornare non solo ai livelli di prima, ma ad incrementare l’afflusso”.
Ma in questi giorni che tanti italiani stanno programmando le vacanze e nuovi viaggi dopo le restrizioni e si trovano tuttavia a fare i conti con i forti aumenti di prezzi dovuti alla crisi energetica, alla guerra ma anche alle speculazioni, che cosa dovrebbe convincere un italiano a scegliere l’Argentina? “Noi – risponde la vice ministro – ci impegniamo a vigilare perchè non ci siano speculazioni nè aumenti. Ma gli italiani devono considerare che per loro venire in Argentina è già molto vantaggioso. Ad esempio, possono avere cinque cene di ottima qualità al prezzo che in Italia pagherebbero per una sola di queste”.