L’Italia è il settimo mercato più importante per il Belgio dopo la Spagna. Nell’ultimo anno, infatti, Bruxelles ha ospitato 100.343 italiani, la Fiandra 81.469 e la Vallonia 46.139, per un totale di 227.951 presenze (+5,5% rispetto al 2005) e 452.493 pernottamenti. A diramare i dati l’Ufficio Belga per il Turismo che può dirsi soddisfatto se è vero che a fine 2005 l’obiettivo auspicato dall’Ente di un aumento del 5% è stato ampiamente raggiunto, conformemente alla crescita che secondo la European Travel Commission nel 2006 ha caratterizzato il settore dell’Europa Occidentale a cui appartiene anche il Belgio. Se Bruxelles, centro dell’economia e della politica del Paese, fa sempre la parte del leone, anche le altre due regioni federali, Fiandra e Vallonia, acquisiscono una sempre maggiore importanza per il mercato italiano, con una crescita che nel 2006 è stata pari al 6,8% per la prima e al 18% per la seconda. “Attualmente – afferma il direttore dell’Ufficio Belga Antonella Squillaci – la congiuntura economica ancora difficile in cui si trova l’Italia rende il consumatore piuttosto attento alle spese. I sempre più proliferanti collegamenti low-cost rendono la competizione fra i vari paesi esteri una vera e propria lotta all’ultimo sangue con un successo, purtroppo, spesso determinato più dal risparmio che non da un interesse reale nei confronti della destinazione. In questo senso l’attuale promozione ‘Fiandra Arte di Vivere’, nonché i numerosi viaggi studio e workshop realizzati con giornalisti e tour operator in Vallonia, Fiandra e Bruxelles, contribuiscono a dare maggiore risalto alla destinazione”. Ottimi anche i numeri registrati dal portale belgio.it, che nel 2006 ha visto un aumento dei visitatori pari all’8,6% e un raddoppio degli iscritti alla newsletter, che hanno ormai ampiamente superato i 2.500 iscritti selezionati.
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