Rappresentano il 7% dell’intero giro d’affari generato dall’industria del turismo, pari a 3,2 miliardi di euro l’anno di fatturato, e appartengono alla categoria dei ‘big spenders’: sono i turisti gay a cui gli operatori dedicano sempre più una certa attenzione. In media in Italia un gay su quattro fa vacanze fuori dall’Europa di almeno 7 giorni, contro il 4% dei viaggiatori eterosessuali. Tra le destinazioni più richieste Gran Canaria (destinazione di punta, con quasi il 50% delle partenze durante tutto l’anno), ma anche Ibiza, Mykonos, alcune località spagnole, oltre alle capitali europee (Londra e Vienna innanzitutto) e ad alcuni lungo-raggio significativi (Cuba, Sud America, Usa, Australia). In Italia le città più amate sono Roma e Bologna, la regione più ambita è la Toscana. Il 98% dei viaggiatori predilige mete gay-friendly (intendendo con questo una destinazione "sicura e libera da ogni tipo di intimidazioni"), preferisce partire nei mesi di ottobre, settembre e febbraio; il 31% ha effettuato una crociera negli ultimi due anni mentre 10 è il numero medio dei pernottamenti consumati per la vacanza principale, a cui si aggiungono poi numerosi week end e short-breaks.