Saranno al massimo 10-15 le case da gioco che verranno aperte negli alberghi a 5 stelle: è quanto ha spiegato il ministro del turismo Michela Vittoria Brambilla partecipando ad un convegno di Banca Intesa-San Paolo. "Questa proposta, contenuta in un decreto legge, è stata portata avanti – ha spiegato il ministro – per affrontare meglio i competitor turistici del nostro paese. Ad esempio – ha aggiunto – la sola Francia conta al momento 185 case da gioco". In ogni caso, ha tenuto a precisato Brambilla, il numero delle case da gioco negli alberghi sarà limitato, "e questo perché dobbiamo metterci al riparo da certi rischi, anche se il riciclaggio non viene più effettuato in quei luoghi. Per non parlare delle tante norme restrittive sui casinò che non renderebbero possibile la realizzazione di questi in tutti i nostri alberghi a 5 stelle". Il progetto sui casinò, ha aggiunto il ministro, "é importante anche perché mette mano ad una situazione anomala, visto che al momento nel nostro paese i 4 casinò attivi sono ubicati tutti al nord. E allora – ha concluso – mi chiedo: perché il resto d’Italia non deve avere queste strutture? Perché non riaprire le case da gioco che sono state chiuse nel frattempo". D’accordo sull’istituzione di case da gioco negli alberghi a 5 stelle il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca: "negli alberghi del resto del mondo – ha spiegato – queste strutture ci sono. Non vedo perché non dovremmo fare altrettanto in Italia. E credo che l’iniziativa sia positiva anche se poi si potrà realizzare un numero ridotto di case da gioco".