Un unico ministro per turismo e cultura nel governo di Enrico Letta. L'incarico è stato affidato a Massimo Bray. "Sono troppo commosso per non rimandare a più tardi il mio ringraziamento per l'onore che ho ricevuto e per l'affetto che state mostrando" ha scritto su Twitter il neo ministro commentando a caldo la sua nomina.
Nato a Lecce l'11 aprile 1959, vive a Roma, eletto alla Camera dei Deputati nelle file del Pd per la prima volta nel febbraio 2013, approda alla guida del Mibac vantando una laurea in Lettere e Filosofia e la direzione editoriale dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, fondato da Giovanni Treccani, dove entrò come redattore responsabile della sezione di Storia moderna dell'Enciclopedia La Piccola Treccani. Non lascerà più l'Istituto, divenendone nel 1994 il direttore editoriale e seguendone l'apertura al mondo web.
Massimo Bray è anche direttore responsabile della rivista edita dalla Fondazione di cultura politica Italianieuropei vicina a Massimo D'Alema. Sull'edizione italiana di Huffington Post è autore di un blog dedicato all'esperienza della cultura, con particolare attenzione all'editoria tradizionale e digitale. Presiede il consiglio d'amministrazione della Fondazione La Notte della Taranta, che organizza il più grande festival europeo di musica popolare, dedicato al recupero della pizzica salentina e alla sua fusione con altri linguaggi musicali, dalla world music al rock, dal jazz alla sinfonica.
"La Cultura Prima di tutto" è la parola d'ordine che campeggia sul suo sito dove si legge anche che l'impegno nel Pd è motivato dal credere che "la cultura possa essere il modo migliore di ricostruire il nostro Paese. E perché crede che, grazie alla cultura, il Mezzogiorno possa mostrare la sua migliore identità".