“Grazie al turismo ci sono risorse per abbattere i costi dell’energia”. Lo ha affermato il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, a margine di un incontro con le categorie economiche alla Camera di Commercio della Venezia Giulia, a Trieste. Esiste il “timore” per il caro energia, ha esordito il ministro: “è un problema di dimensioni talmente grosse che è impensabile risolverlo solo a livello nazionale. A livello nazionale va fatto subito un intervento e il Governo ha presentato al Parlamento una risoluzione in cui presenta 6,2 miliardi di maggior gettito che possono essere subito utilizzati. Tra l’altro vengono proprio dall’ottima performance del turismo registrata nei primi mesi dell’anno”.
Alla fine, ha sottolineato Garavaglia, “il decreto sarà nell’ordine dei 10-15 miliardi” e “verrà emanato giovedì a seguito della votazione del Parlamento. Questo non risolve tutto, ma sommato al decreto Aiuti bis, dovrebbe iniziare a dare una boccata d’ossigeno agli operatori. Poi vanno risolti i temi a livello europeo”, ovvero “disaccoppiamento del costo dell’energia elettrica e del gas e tetto al prezzo del gas. Sono temi stra-noti, ma ora è il momento di non parlarne più e arrivare ai fatti”.
Garavaglia si è poi lamentato per quanto riguarda il Pnrr. “Dal governo precedente il turismo ha ricevuto un budget risicato, solo l’1% del Pnrr va al turismo, peccato che il turismo vale il 13-14% del Pil quindi avrebbe meritato un’attenzione maggiore. Evidentemente non c’era un’attenzione su questo settore. Nonostante ciò noi siamo soddisfatti per il lavoro svolto”.
“La nostra parte è sostanzialmente terminata – ha aggiunto – abbiamo fatto tutto quello che andava fatto. Mancano due piccoli interventi ma li faremo entro fine settembre, quindi il Pnrr turismo è sostanzialmente terminato. Il rammarico è che gli operatori chiedono molte più risorse di quelle a disposizione: ho già fatto presente al ministro Franco questo tema. Ad esempio, su una misura in particolare che abbiamo già fatto per la riqualificazione delle strutture ricettive, a fronte di 500 milioni disponibili dal Pnrr, noi come Ministero del Turismo ne abbiamo aggiunti altri 400, quindi quasi raddoppiati. Ebbene se ci sono 900 milioni o un miliardo la richiesta è di 3 miliardi. Quindi questi due mi auguro che vengano trovati anche perché ci sono altre misure del Pnrr che invece proprio non tirano”. Per Garavaglia, “piuttosto che restituire all’Europa 50 miliardi dei 200 del Pnrr forse è meglio scorrere la lista dove la domanda c’è”.