Caro-prezzi e tensioni geopolitiche minacciano le ferie

Le vacanze stanno per iniziare e gli italiani cominciano a fare i conti con il caro prezzi che pesa sia in Italia sia all’estero e anche con la complicata situazione geopolitica. A lanciare l’allarme è l’Udicon (Unione per la difesa dei consumatori) che grazie a uno studio realizzato con l’Istituto Piepoli individua le note dolenti: i biglietti aerei ma anche gli stabilimenti balneari.

In particolare, in vista dell’estate, un italiano su due dichiara che non farà vacanze. In maggioranza i viaggiatori hanno già prenotato, ma il 43% attenderà un last minute sperando di risparmiare (soprattutto giovani e “over”). Il 27% di coloro che non viaggeranno in aereo non lo farà per la paura dovuta al contesto internazionale (infatti, due italiani su tre dichiarano di sentirsi più al sicuro in Italia che all’estero), il 24% per i prezzi e il 17% per il carovita. Inoltre la spiaggia libera sarà la scelta di un italiano su tre: la metà di questi ultimi si orienterà in questo modo per convenienza economica. In ogni caso la vacanza italiana è percepita ancora largamente come meno cara di quella all’estero.

“I risultati della nostra indagine – spiega Martina Donini, presidente nazionale di Udicon – suonano come un campanello d’allarme per i consumatori. Molti, a causa delle difficoltà economiche, saranno costretti a rinunciare alle loro vacanze oppure – dati i costi dei biglietti aerei – a rimanere in Italia rinunciando a viaggiare all’estero o a scegliere servizi più semplici ed economicamente più vantaggiosi. Questa situazione ridimensiona di molto la libera scelta dei cittadini, che si trovano di fronte a un contesto economico incerto e con i prezzi in continuo aumento”.

Un altro tema significativo evidenziato dall’indagine è la crescente paura di volare da parte di un’ampia fascia della popolazione: “Timori nuovi, legati soprattutto alla preoccupante situazione geopolitica globale e ai conflitti in atto alle porte del nostro continente, in Ucraina come in Medio Oriente”, sottolinea Donini. “Questi risultati confermano la necessità di tenere sotto controllo la capacità di spesa degli italiani e implementare misure di supporto adeguate. Gli italiani hanno bisogno di politiche efficaci per affrontare l’aumento dei prezzi e garantirsi un periodo di riposo e serenità”, conclude.

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