Cina ripropone tour di gruppo verso 20 Paesi, esclusi Usa e Italia

La Cina ha ufficializzato che consentirà la ripresa dei tour di gruppo in 20 Paesi, rimuovendo la sospensione decisa a gennaio 2020 per la diffusione del Covid, a partire dal 6 febbraio dopo aver riaperto i suoi confini e abbandonato le misure di quarantena all’inizio del mese, ribaltando la politica della ‘tolleranza zero’ al virus perseguita per tre anni.

Il ministero della Cultura e del Turismo consentirà alle agenzie di viaggio di organizzare viaggi di gruppo verso Thailandia, Indonesia, Cambogia, Maldive, Sri Lanka, Filippine, Malesia, Singapore, Laos, Emirati Arabi Uniti, Egitto, Kenya, Sudafrica, Russia, Svizzera, Ungheria, Nuova Zelanda, Fiji, Cuba e Argentina. Esclusi per ora tutti quei Paesi che hanno varato restrizioni sanitarie verso gli arrivi dalla Cina, tra cui Usa, Giappone, Francia e Italia, a causa dell’ondata di contagi che sta interessando il Dragone, la peggiore da inizio 2020.

Oltre ai tour di gruppo, i viaggiatori potranno riprendere a prenotare biglietti aerei e pacchetti hotel, in quello che è stato definito un riavvio sperimentale, “significativo per promuovere la ripresa e lo sviluppo dell’industria del turismo”. La Cina ha dichiarato alla fine di dicembre che il turismo in uscita per i suoi concittadini sarebbe ripreso “in modo ordinato” in conformità con la situazione internazionale relativa alla pandemia. Il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin ha affermato nel briefing quotidiano che molti Paesi hanno “esposto un caloroso benvenuto” ai turisti cinesi che “non vedono l’ora di viaggiare all’estero”, pur nel rispetto della cautela e degli accorgimenti ancora richiesti.

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