E' dietro a Malta, Estonia, Cipro e Belgio ma ha guadagnato una posizione rispetto al 2010. La ventisettesima posizione dell'Italia nell'ultima classifica annuale sulla competitività nel settore viaggio e turismo stilata dal World Economic Forum non è ancora soddisfacente seppure quest'anno ci sia da rilevare un primo posto per le "infrastrutture turistiche".
In vetta, tra i 139 Paesi presi in considerazione, si conferma la Svizzera. Quindi Germania e Francia. Seguono Austria, Svezia e Stati Uniti, saliti dall'ottavo al sesto posto, Regno Unito, Spagna, Canada e Singapore. Tra i Paesi europei l'Italia è appena ventesima.
L'Italia – osserva il Wef – è un Paese ricco in termini di patrimonio culturale, con numerosi siti classificati Patrimonio dell'Umanità, fiere internazionali, esposizioni ed un'industria creativa ma registra brutti voti nella pagella sulla competitività turistica. In particolare sul fronte delle normative (policy rules and regulations, 84/o posto), i limiti alla proprietà privata estera (112/o posto) e la poca trasparenza nell'assunzione di decisioni pubbliche (119/a). Tra gli altri punti deboli, il Wef cita l'infrastruttura del trasporto terrestre, che necessita miglioramenti, e la scarsa importanza data allo sviluppo del settore in modo ambientalmente sostenibile. Il Paese continua inoltre a soffrire della bassa competitività dei pezzi nel settore viaggi e turismo (129/o).
