Croazia, controlli meno pressanti per turisti Ue

Ai valichi di confine con la Slovenia aboliti i controlli doganali

Ora è più facile entrare in Croazia per i turisti dei Paese appartenenti all'Ue. Gli italiani che ogni estate decidono di trascorrere le vacanze in Croazia, che sono circa un milione, con l'ingresso di Zagabria nella Ue, ora possono attraversare il confine in modo più veloce e semplice, ma devono pur sempre fermarsi una volta, per esibire i documenti.
Ai valichi di confine tra la Croazia e la Slovenia infatti sono stati aboliti i controlli doganali. Restano però quelli di polizia, fin quando, probabilmente tra tre o quattro anni, Zagabria entrerà anche nella zona Schengen di libera circolazione delle persone.
Niente più due punti di controllo, quello sloveno e quello croato, ma solo uno, il cosiddetto valico di confine congiunto detto "one-stop border control". Per i turisti italiani in entrata o in uscita dalla Croazia basta esibire i documenti (anche solo la carta d'identità), e solo una volta. Ma niente più rimborso Iva per gli acquisti sopra i 70 euro, come in passato.
Minori disagi e code anche per chi si reca in automobile o pullman a Dubrovnik, all'estremo sud. La regione dove si trova la famosa località turistica non ha infatti un contatto territoriale contiguo e ininterrotto con la Croazia e dunque con la Ue, e diventa una sorta di enclave dell'Europa, circondata dalla Bosnia-Erzegovina. E' necessario fermarsi in entrata in Bosnia per controlli, attraversare i circa 10 km di strada statale, rientrare in Croazia a un secondo valico di confine, per poi continuare verso Dubrovnik. 

editore:

This website uses cookies.