Via libera ai buoni vacanze: la Conferenza Stato-Regioni ha raggiunto un’intesa su quello che dovrebbe diventare lo strumento per favorire il turismo delle famiglie e dei singoli. In particolare si punta alla destagionalizzazione dei flussi turistici nei settori del turismo balneare, montano e termale. Al momento, pare che siano a disposizione circa 6 milioni di euro da destinare alle fasce sociali più deboli. Il provvedimento prevede inoltre che il Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo, con un atto pubblicato in Gazzetta Ufficiale, comunichi le modalità di presentazione delle domande per l’ammissione ai contributi. Il Dipartimento, per attivare e gestire il sistema dei buoni vacanza, può stringere convenzioni con l’Anci e con le associazioni non profit che possiedano comprovata esperienza nel settore che dovranno verificare i requisiti necessari per l’accesso al contributo statale e predisporre l’elenco dei soggetti che avranno diritto alle agevolazioni, assicurando il raccordo con la rete delle strutture turistiche convenzionate.
I buoni vacanza non potranno essere utilizzati a decorrere dalla prima settimana di luglio e fino all’ultima settimana di agosto e nel periodo tra il 20 dicembre e il 6 gennaio. Il decreto fissa i redditi lordi (vanno da 0 fino a 35mila euro per una famiglia di 4 persone e oltre), il numero dei componenti del nucleo familiare (da 1 a 4 e oltre), il limite massimo di spesa turistica calcolabile ai fini del contributo (da 500 euro a 1230 euro) e la percentuale di contributo statale da applicare alla spesa massima calcolabile, che va, a seconda dei casi, dal 20 al 45%.