venerdì, 19 Luglio 2024

Ecotur/2, il turismo natura entra nei cataloghi dei TO

Tra le mete preferite l’Abruzzo e il suo Parco. Buone le stime per il 2009

Il turismo natura attrae un numero sempre più consistente di turisti. Un movimento, quello degli ecoturisti, in pieno boom tanto che cresce anche il numero dei tour operator italiani che inseriscono l’offerta di pacchetti turistici rivolti al turismo-natura nei propri cataloghi. E’ questa una delle curiosità contenute nel 6° Rapporto sul Turismo-Natura, presentato oggi a Roma.
Tra le motivazioni che spingono il turista a scegliere il prodotto turismo-natura per le proprie vacanze, al primo posto figura il “relax e la tranquillità”, seguita dal “conoscere le tradizioni culturali, folcloristiche ed enogastronomiche”, dal “territorio ed ambiente” e dall’”ospitalità e disponibilità della gente del luogo”. Riguardo, invece, alle aspettative, al primo posto troviamo il “vivere a contatto con la natura”, seguita dalla possibilità di “praticare sport e attività all’aria aperta”, dal “frequentare luoghi poco affollati”, dal “desiderio di libertà” e, infine, dai “prezzi modici”, che dimostra ancora una volta e di più l’esigenze del viaggiatore di risparmiare.
Tra le regioni italiane preferite l’Abruzzo, seguito dal Trentino Alto Adige, Sardegna, Calabria e Toscana mentre tra i Parchi, quello di gran lunga preferito è il Parco Nazionale d’Abruzzo.
La struttura ricettiva maggiormente utilizzata è l’albergo o la pensione, seguita dal B&B e dall’agriturismo. Il tempo medio di permanenza varia da “un giorno” (12,1%), al “weekend” (17%), ai “tre giorni” (9,6%). Da rilevare, tuttavia, che la categoria prevalente è quella del “senza pernottamento” che fa registrare il 40,1%.
Il Rapporto, oltre che analizzare i dati a consuntivo al 31 dicembre 2007, anticipa anche una previsione per il 2008 secondo cui l’andamento dei flussi turistici dovrebbe essere stabile per il 53,1% degli analisti, in aumento per 18,8% e in diminuzione per il 28,1%. Migliore l’andamento per il 2009 allorché l’andamento dovrebbe essere stabile per il 62,1%, in aumento per il 34,5% e in diminuzione soltanto per il 3,4%.
 

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