Egitto, Italia quarta per arrivi stranieri

Il Paese promuove progetto per sviluppare il turismo in nuove aree

Nel 2007 in Egitto sono arrivati oltre dieci milioni di visitatori stranieri contro i 9,1 dell’anno precedente. L’Italia è al 4° posto (dopo Russia, Germania e Inghilterra) con quasi un milione di arrivi, pari al 25,1% del totale, recuperando in pieno le cifre eccezionali del 2004 (più 43,9% le vendite dell’estate scorsa, secondo l’Osservatorio Astoi). Intanto anche i primi due mesi del 2008 si sono rivelati al di sopra delle più rosee aspettative. I dati sono stati resi noti durante una conferenza stampa a Milano dal ministro del Turismo della Repubblica Araba dell’Egitto, Zoheir Garranah, e da Mohamed Abd El Gabbar, direttore dell’Ufficio del turismo egiziano in Italia.
I soggiorni balneari sul Mar Rosso hanno registrato il tutto esaurito nel 2007, ma anche le crociere sul Nilo hanno registrato un interesse crescente. Ottimi risultati anche per le nuove destinazioni sulla costa del Mediterraneo, tra El Alamein a Marsa Matrouh. Il governo egiziano del resto sta investendo in nuovi prodotti per diversificare il mercato: dai tour nel deserto occidentale, tra le oasi di Siwa, Baharia e Farafra, al golf, segmento in continua crescita tanto che ben nove campi da golf sono in costruzione sulla costa del Mediterraneo. E sul Mar Rosso si stanno affacciando interessanti alternative a quelle ormai tradizionali di Sharm El Sheikh, come Taba, Port Ghalib e Ain El Soukhna.
In particolare è stato lanciato “The Other Egypt” (L’Altro Egitto), progetto dedicato alla crescita e allo sviluppo del turismo in nuove aree, ancora non abbastanza conosciute e frequentate dal turismo internazionale che verranno promosse a livello locale con opportune sinergie tra le imprese e le istituzioni per raggiungere un buon livello dei servizi turistici. The Other Egypt riguarda i Governatorati di Matrouh, Minya, New Valley e Red Sea (con l’oasi del Fayoum e il South Sinai come aree aggiunte di studio).
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