L'Egitto è sicuro e il ministro per il turismo, Hisham Zaazou, ha chiesto di rimuovere l'allerta viaggi. In un incontro con l'ambasciatore svedese, il ministro ha fatto appello ai Paesi europei perché "aiutino il popolo egiziano attraverso il turismo" e assicurato che "Sharm el Sheik e Hurgada sono destinazioni sicure".
Intanto un gruppo di una cinquantina di turisti italiani sono stati costretti a fare scalo a Marsa Alam la stessa località che avevano evitato perché 'sconsigliata' dalla Farnesina, per raggiungere l'Italia dall'isola di Samos, in Grecia, scelta come destinazione alternativa, tra l'altro pagando un sovrapprezzo.
Secondo quanto riferisce l'agente di viaggio Laura Tamburini all'Ansa, Eden Viaggi aveva assicurato un volo diretto Verona-Samos, sia per l'andata che per il ritorno, ma poi è arrivata la comunicazione di uno scalo a Marsa Alam. A quanto si apprende, l'aereo ha fatto scalo nella città egiziana per recuperare altri passeggeri. ''Ma non avevamo altra scelta: ci hanno detto che se non ci fossimo imbarcati su questo volo avremmo dovuto prendere un altro aereo a nostre spese'' hanno raccontato alcuni turisti.
Dal canto suo, l'ufficio stampa della Eden Viaggi conferma il disagio, ma non ravvisa irregolarità. "L'Egitto – afferma Andrea Ancarani – non è una destinazione chiusa, ma 'sconsigliata'. E proprio per lo 'sconsiglio' della Farnesina abbiamo dirottato in un'altra località i clienti che ce lo hanno chiesto. Tuttavia ci sono tanti turisti da recuperare, quelli che hanno scelto di fare due settimane di vacanza, e non possiamo mandare un aereo semivuoto a prenderli, anche perché in questo periodo della stagione non ci sono molti velivoli a disposizione. In ogni caso non li abbiamo fatti soggiornare a Marsa Alam, si è trattato solo di uno scalo tecnico in una destinazione 'aperta'. Il codice del turismo ce lo permette. Se non fosse stato possibile, non lo avremmo fatto".
