sabato, 23 Novembre 2024

Enit, a Natale boom di turisti russi e polacchi

L’Italia torna al top delle preferenze per europei, americani e giapponesi

E’ l’Est Europa, e in particolare Russia e Polonia, l’area a maggiore potenziale di sviluppo turistico per l’Italia. E’ quanto emerge dal monitoraggio condotto dagli Uffici all’estero dell’Enit e presentato dal presidente dell’Enit Umberto Paolucci e dal direttore Eugenio Magnani, secondo cui su questi due mercati si prevede un incremento delle vendite dei pacchetti per il periodo natalizio che arriva al 20%. In generale, comunque, sembra che l’Italia sia sulla buona strada per tornare nuovamente al top delle mete privilegiate per i viaggi di europei, americani e giapponesi. Secondo l’indagine, i turisti dell’Est prediligono soggiorni lunghi (5-10 giorni) in montagna e nelle grandi città d’arte e si dirigono in prevalenza verso Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta, Veneto, Lazio e Toscana. Ma le buone notizie non arrivano solo dall’Est: il Regno Unito evidenzia incrementi consistenti da parte di alcuni operatori (oltre il 20%); degno di nota anche il trend positivo segnalato dal mercato tedesco (+6%) rivolto in prevalenza alle città d’arte e alle località di montagna. Per quel che riguarda il viaggio natalizio in Italia, in generale, il mercato europeo propende per il soggiorno breve (1-5 giorni) da trascorrere nelle città d’arte o in montagna. I turisti d’oltreoceano, in particolare da Stati Uniti e Canada che guidano il trend positivo con previsioni di incremento superiori al 12%, mettono al top delle preferenze i circuiti culturali, seguiti da vacanze all’insegna dello sport e del benessere, con tempi di permanenza più elevati (dai 5 ai 15 giorni). Per il Natale 2006 città d’arte, centri minori, neve e terme sono i prodotti prescelti mentre Lazio, Toscana, Veneto, Campania e Sicilia sono le regioni più gettonate. Infine, ottime prospettive vengono anche guardando ai mercati più lontani: mentre i flussi da Giappone e Cina si mantengono stabili, Australia e Nuova Zelanda registrano una crescita del 17% rispetto al 2005.

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