domenica, 17 Novembre 2024

Enit, in ascesa gli arrivi stranieri per l’estate 2007

Grandi conferme dal mercato russo e americano. In frenata la Germania

Si prospetta una grande affluenza di turisti stranieri in vista dell’estate per l’industria turistica italiana. Così se il prodotto ‘mare e sole’ rimarrà il più gettonato, forti indici di gradimento si registrano anche per i prodotti turistico-culturali. Scendendo nei particolari, pare che il fascino dell’Italia faccia ancora effetto sul mercato Usa dove il nostro Paese è in pole position e, secondo le indicazioni dei maggiori tour operator americani, dovrebbe aumentare del 12% circa. Quest’anno l’interesse degli ospiti statunitensi si concentrerà sulle piccole città d’arte, ricche di storia ma meno affollati; in ascesa l’interesse per le regioni della fascia adriatica quali l’Abruzzo, le Marche, l’Emilia Romagna e la Puglia. In Canada, dove l’Italia rientra tra le destinazioni più vendute on line, le prenotazioni registrano una crescita del 10-12% circa. Puglia in ascesa anche nelle scelte dei giapponesi. Ma le maggiori soddisfazioni arriveranno ancora una volta soprattutto dal mercato russo, dove si prevede un traffico incoming, almeno dall’area di Mosca, che copre il 93% dei flussi turistici verso l’Italia, quantificabile intorno al 50%, con preferenza per le città d’arte, Roma, Venezia e Firenze, e recentemente anche Napoli e Palermo. In frenata le prenotazioni dalla Germania rispetto al periodo aprile-maggio, complice l’aumento dei prezzi, registrato in particolare in Sicilia e nelle località balneari della Toscana. In controtendenza il Lago di Garda, l’Alto Adige, l’isola d’Elba, tutta la costiera adriatica e le località dell’entroterra della Toscana. In costante aumento, grazie anche ai voli low cost, le grandi città d’arte. Segnali positivi anche per il mercato francese dove si prevedono incrementi (5%), belga e polacco dove le prenotazioni hanno toccato picchi elevati (70%); con il segno più anche le previsioni dall’Olanda, dalla Spagna e dal Regno Unito. Per quanto riguarda i mercati extraeuropei, i dieci operatori indiani più quotati a livello nazionale, evidenziano un incremento delle vendite verso l’Italia pari al 15-25% rispetto all’anno precedente. Ma il Belpaese, seppur considerato meta ideale di vacanza, in realtà deve scontare lo sfavorevole rapporto di cambio euro-rupia indiana.

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