Ancora tanti gli stranieri in vacanza in Italia ma adesso hanno ridimensionato il budget e non sono più attratti come prima da Roma, Firenze e Venezia. Le notizie giungono da un monitoraggio della rete estera dell’Enit presso i tour operator internazionali che segnalano, insieme ad una generale tendenza positiva della destinazione Italia anche per il resto dell’anno, qualche motivo di preoccupazione, dovuto alla congiuntura economica internazionale sfavorevole e della stangata carburante. "Sarebbe sciocco sottovalutare questi problemi – osserva il presidente vicario dell’ Enit-Agenzia, Enrico Paolini – ma non sono in calo le quotazioni turistiche dell’Italia che è ancora la meta con più appeal per milioni di stranieri che non rinunciano al piacere di un soggiorno nei nostri centri turistici". I cambiamenti riguardano le vacanze: più brevi e all’insegna del risparmio.
Dalla Germania discreto incremento sul fronte del turismo organizzato, grazie anche alle offerte ‘all inclusive’ per le famiglie per contrastare il caro prezzi; Austria e Svizzera presentano una situazione stabile rispetto alla scorsa stagione ma con incrementi da parte delle coppie giovani con buona capacità di spesa nella prima e l’affermarsi di una predilezione per i viaggi nelle stagioni primaverile ed autunnale a discapito di quella estiva nella seconda. Continua la tendenza positiva dell’Italia sui mercati di Belgio, Olanda e Francia. Stabile l’andamento degli ospiti provenienti dal Regno Unito che lo scorso anno ha raggiunto quota 3,5 milioni. Le indicazioni più positive provengono dal mercato russo dove si stima un’ulteriore crescita di flussi turistici verso l’Italia (20-25%). Crescita sostanziosa anche per gli altri mercati dell’Est Europa, come la Repubblica Ceca dove i tour operator segnalano aumenti delle vendite del 5-10% rispetto allo stesso periodo del 2007, mentre secondo l’analisi condotta dall’Associazione turistica polacca, il nostro Paese risulta il più gettonato soprattutto da parte di giovani e studenti, con un aumento dei pacchetti venduti dal 5 al 25%. Per gli Usa, alcuni operatori forniscono dati di contrazione delle vendite intorno all’8-10% rispetto al 2007, altri indicano una situazione stazionaria, ma è generalizzata la tendenza dell’ospite a cinque stelle ad orientarsi verso strutture meno costose. In Giappone i flussi turistici continuano a mantenersi stabili verso l’Italia. Tra i mercati emergenti l’India continua a mostrare trend interessanti di crescita; dal mercato incoming cinese si consolida la richiesta per il classico itinerario attraverso le più note città d’arte italiane. Continua in Brasile la crescita del turismo verso l’Europa da parte soprattutto della classe medio-alta, che predilige le città d’arte ma anche località balneari note.