Nel 2007 le presenze tedesche sono state a circa 9 milioni contro gli 8,6 milioni del 2006. Un dato che conferma come l’Italia sia tornata ad essere una delle mete turistiche preferite dai tedeschi. Per quest’anno però non si attendono sensibili incrementi dei flussi dalla Germania. Lo ha affermato l’Enit nel corso della conferenza stampa a Berlino in occasione dell’apertura dell’Itb.
Secondo i vertici Enit, i maggiori tour operator indicano un calo generico per tutta l’Italia meridionale, anche a causa del sensibile aumento dei prezzi.
Per quanto riguarda le spese turistiche dei tedeschi tra gennaio e settembre 2007 (pari a 49,4 miliardi di euro in tutto), l’Italia si piazza al terzo posto con 4,8 miliardi (+1,9% rispetto allo stesso periodo del 2006), preceduta da Spagna e Austria e davanti a Francia e Turchia. L’Italia è invece prima per quanto riguarda il settore del turismo su gomma, con 898.470 viaggi registrati (+0,7%).
Secondo Enit, i primi dati del 2008 indicano un andamento positivo della stagione invernale, con una forte crescita delle prenotazioni soprattutto in Alto Adige e Trentino. In generale il principale tour operator tedesco, Tui, registra risultati positivi per tutto il Nord Italia e per le mete classiche dell’Adriatico settentrionale. Per Pasqua invece le previsioni non sono altrettanto rosee:
gli operatori indicano infatti un calo delle prenotazioni intorno al 10%, dovuto, secondo Enit, al fatto che Pasqua arriverà quest’anno molto presto, mentre i tedeschi preferiscono mete più calde. Le località italiane più gettonate tra i tedeschi per le vacanze pasquali restano le città d’arte come Roma, Firenze o Venezia.