Kenya, Onu: per salvare parchi c’è bisogno di turisti

In calo gli ingressi nel Paese dopo gli scontri post-elettorali di dicembre

Allarme delle Nazioni Unite: i progetti di tutela per la protezione della ricca fauna e flora selvatica del Kenya, dai rinoceronti agli squali e alle balene, saranno a rischio se nel paese continueranno a diminuire gli ingressi di turisti a causa della crisi post-elettorale. Il Kenya infatti fonda l’esistenza dei suoi parchi naturali sulla presenza di centinaia di migliaia di turisti ogni anno. Ma il settore è stato danneggiato da un’ondata di cancellazioni in seguito agli scontri etnici causati dalla contestata rielezione del presidente Mwai Kibaki di dicembre. La violenza che ha ucciso più di 1000 persone ha costretto gli operatori europei a cancellare i voli per l’est del paese africano, causando un duro colpo alla sua industria turistica, il settore più importante dell’economia del Kenya.
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