Estate, operatori: è crisi. Brambilla: prima i dati

Il sottosegretario: entro settembre i numeri raccolti dal Dipartimento

L’estate turistica non è andata bene, il turismo italiano è in crisi, sia quello nelle città d’arte che nelle località di villeggiatura: tutti d’accordo gli operatori del turismo che a questo punto chiedono a gran voce di ricostituire il ministero per il Turismo, investire nella promozione e nelle infrastrutture e riformare l’Enit. Non sono i prezzi a far rinunciare gli italiani alle vacanze, anche perché, fanno notare gli albergatori, i dati del Tesoro dimostrano che proprio gli alberghi hanno fatto registrare un calo dei prezzi dello 0,8% mentre sono saliti vertiginosamente i prezzi di tutti i generi alimentari e non, dal pane, al latte, agli affitti.
Ma sui dati negativi il sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega al turismo, Michela Vittoria Brambilla frena: "Che la crisi economica, l’alto costo dei carburanti e l’aumento di molti dei beni di consumo possano aver inciso negativamente anche sul nostro turismo mi pare un fatto più che probabile e, del resto, anche negli altri Paesi europei la stagione ha avuto più o meno lo stesso andamento. Prima però di tirare le somme e quindi di verificare dove, come e quanto siano emersi fenomeni di crisi – conclude il sottosegretario – bisognerà aver raccolto e poi analizzato i dati complessivi che il mio Dipartimento sta raccogliendo e che renderà noti entro la fine di settembre".
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