Estate, scandinavi e orientali scelgono i pacchetti per l’Italia

Secondo i TO intervistati da Unioncamere sono invece in calo le vendite in Europa e Usa

Cresce l'acquisto di viaggi organizzati per l'estate 2012 da parte di turisti provenienti dai Paesi Scandinavi e da quelli dell'Estremo Oriente, Giappone e Cina in primo luogo. E' quanto emerge dall'indagine sui tour operator internazionali che "vendono" il prodotto Italia, realizzata dall'Osservatorio sul turismo di Unioncamere. E contemporaneamente crescono anche gli australiani che, in oltre un terzo del totale dei viaggi acquistati, hanno preferito l'Italia ad altre destinazioni.
A questi elementi positivi fa da contraltare la riduzione, rispetto al 2011, della quota di vendite di viaggi organizzati da parte della maggioranza dei Paesi europei e degli Stati Uniti, cosa che dovrebbe comportare una riduzione complessiva del turismo internazionale veicolato dai tour operator di circa 4 punti percentuali (dovrebbe sfiorare quest'anno il 27% dei pacchetti venduti a fronte del 31% del 2001).  
"Dato il momento di difficoltà e incertezza economica che sta investendo tutto il mondo – ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello – non c'é da stupirsi che possa verificarsi un rallentamento del turismo. Resta il fatto positivo, che questa indagine conferma, che l'Italia è il Paese più amato e desiderato dai viaggiatori di tutto il Pianeta.  
E per il 2013 le previsioni sono più positive. Soltanto il 9,3% dei tour operatori prevede una diminuzione, mentre il 64,6% indica una stabilità e il 26,1% un aumento. Sul mercato europeo e su quello statunitense 7 operatori su 10 indicano che la domanda di viaggi organizzati non subirà oscillazioni, mentre segnali negativi arrivano dal mercato spagnolo, riguardo al quale oltre la metà dei tour operatori indica una diminuzione della domanda di viaggi organizzati. Più positive rispetto alla media le previsioni degli operatori argentini, il 60% dei quali prevede un aumento della domanda di viaggi organizzati verso l'Italia per il 2013, di quelli indiani (53,2%), cinesi (50%), e australiani (40%).  

 

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