Dopo Filippo Donati, presidente di Asshotel-Confesercenti, anche Renzo Iorio, presidente di Federturismo Confindustria esprime la sua preoccupazione "per gli impatti dell' ulteriore inasprimento fiscale sulle imprese del turismo ed in particolare su quelle ricettive che avrà la recente introduzione dell'Imu".
"Auspico che i Comuni – ha sottolineato Iorio – in questa difficile congiuntura economica, intervengano in favore dell'applicazione dell'aliquota minima consentita del 4,6 per mille al posto di quella ordinaria del 7,6 per mille per evitare che il settore alberghiero, già penalizzato dal differenziale iva e dall'imposta di soggiorno, sia gravato da una pressione fiscale troppo elevata rispetto alla media europea. Pressioni fiscali così gravose, solo l'Imu per un albergo di 100 camere in centro a Milano potrebbe arrivare fino a 100 mila euro, sono contrarie alle politiche di sviluppo e indeboliscono ulteriormente il rilancio del settore turistico, chiave per la crescita del nostro Paese".