Federviaggio: dal dl semplificazioni incentivi al turismo

Per Federturismo il decreto non prevede nulla di stravolgente per quanto riguarda il settore

E' positivo, in linea di massima, il parere delle associazioni di categoria sulle norme che riguardano il turismo contenute nel dl semplificazioni approvato venerdì scorso dal consiglio dei ministri e in attesa della firma del capo dello Stato, Giorgio Napolitano.
In particolare, Alberto Corti, direttore di Federviaggio-Confcommercio, sembra apprezzare una norma che modifica e amplia il Codice del Turismo, là dove prevede iniziative dedicate ai circuiti nazionali di eccellenza a sostegno dell'offerta turistica. Un comma infatti, coinvolge le imprese turistiche che si trovano in determinate aree e che potranno predisporre pacchetti che facilitino lo sviluppo del cosiddetto turismo accessibile: da quello per la terza età, al turismo dei disabili, a quello dei giovani. "Questa disposizione è interessante – osserva – perché, ampliando il Codice del turismo, offre a Regioni e Province autonome l'opportunità di incentivare, con gli operatori turistici, una domanda di turismo alla quale il settore guarda con crescente attenzione e che riveste fra l'altro un positivissima valenza sociale".
Il decreto prevede anche il potenziamento delle modalità di finanziamento per opere legate a Expo 2015. "Non vorremmo che nel clima di recessione – considera Corti – l'Expo passasse in subordine. E' proprio in momenti di difficoltà, come l'attuale, che iniziative come l'Expo vanno sostenute e potenziate".
Un'altra norma prevede che i beni confiscati che abbiano le caratteristiche adatte, possano essere dati in concessione a cooperative di giovani, con meno di 35 anni, i quali avrebbero finanziamenti agevolati per dare il via ad aggiustamenti e ristrutturazioni per l'utilizzo a fini turistici. "Anche questa novità ci piace – commenta Corti – perché sviluppa quella che è una vocazione del turismo, ovvero lavorare per il miglioramento dell'immagine del paese e l'occupazione giovanile, restituendo in questo caso un utilizzo appropriato a risorse che provenivano da attività illecite".
Sulla stessa linea anche il commento di Renzo Iorio, presidente di Federturismo-Confindustria, che definisce 'brillante' l'idea di percorsi facilitati per i giovani che, in cooperative, prendano in concessione beni sottratti alla criminalità. "E' altrettanto importante l'accordo siglato con gli istituti di credito per accompagnare le ristrutturazioni che queste cooperative vorranno fare", aggiunge Iorio, il quale spiega che Confindustria ha anche dato la disponibilità di gruppi internazionali ad accompagnare questi percorsi, anche con una fase formativa.
"Per il resto – aggiunge Iorio – il decreto non prevede nulla di stravolgente per quanto riguarda il turismo. E' positiva però l'impostazione data dal ministro del Turismo, Piero Gnudi. Rimaniamo in attesa di un 'progetto Paese' sul turismo, che aiuti le imprese a orientare gli investimenti". Dal canto suo, invece, Federturismo chiede "maggiore equità fiscale" e un ripensamento sulla tassa di soggiorno. "Non è logico – dice il presidente di Federturismo – che siano solo le imprese alberghiere a pagarla. Questa tassa, che finisce per disincentivare il soggiorno in Italia, pesa per il 6-8% sul prezzo della camera d'albergo. Basterebbe che gravasse per l'1,12% sul complessivo volume delle imprese turistiche, un po' come avviene a New York con la city tax".

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