Furti in hotel costano da 5500 a 20 mila euro all’albergatore

E uno studio rivela che il copriletto è l’oggetto meno pulito della camera

Diciamo la verità… Chi non ha mai portato con sé dopo un soggiorno in hotel almeno il courtesy kit, con shampoo e bagnoschiuma mignon da usare in futuro? O penne o matite con il logo dell'albergo? Ma c'è anche chi non resiste a rubare gli asciugamani, e addirittura mensole, componenti di tubature, rubinetti e tende (é il 16% dei furti) o addirittura teste di statue o antichi vasi. Un'abitudine, quella di portare con sé piccoli o grandi ricordi del soggiorno, che ha un costo, anche notevole, per gli albergatori. Secondo una indagine di lastminute.com l'impatto economico è quantificabile mediamente in 5.500 euro, cifra che cresce fino a raggiungere 20 mila euro nel caso di hotel 5 stelle. 
Ma lo studio si è anche soffermato sugli oggetti curiosi che vengono dimenticati in albergo: ai primi posti svettano protesi dentarie e sex toys, ma anche Ipad e gioielli. E comunque, per chi decide di prendere una camera in albergo, il consiglio che arriva dallo Sportello dei diritti è, appena si entra, di mettere da parte cuscini e copriletto decorativi: il secondo, in particolare, è tra gli oggetti più contaminati da microrganismi. A rivelarlo è una inchiesta sull'igiene nelle camere d'albergo condotta in 18 grandi alberghi tra Monteal, Toronto e Vancouver (sono stati prelevati 810 campioni in 54 camere). Inoltre, sempre sulla base dei risultati dello studio condotto in alcune città del Canada, lo Sportello per i diritti del cittadino invita, entrando in una camera d'albergo a non camminare a piedi nudi sulla moquette, tappeti e pavimenti; indossare sandali di plastica per la doccia; mettere da parte cuscini e copriletto decorativi; pulire la maniglia igienica, la maniglia della porta del bagno e il telefono; non mettere la valigia sul pavimento e lasciarla chiusa su un tavolo o una sedia.

 

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