Gnudi: puntiamo a 500 mila nuovi posti lavoro nel turismo nel 2020

Il ministro: dobbiamo recuperare quote di mercato se vogliamo tornare in pole

"E' stato sempre pensato che il turismo fosse un tema di 'serie b'. Il settore non è mai stato posto al centro dell'agenda del Governo né delle Regioni". Lo ha detto il ministro del Turismo, Piero Gnudi, alla Commissione Attività Produttiva della Camera. "Nel 1995 eravamo i primi in Europa per introiti nel turismo, ora siamo terzi, la Spagna ci sopravanza per 15 miliardi. Se riusciamo a recuperare da qui al 2020 alcune quote di mercato, nel 2020 potremo creare 500mila posti di lavoro", ha aggiunto Gnudi, il che significa 30 miliardi di euro di contributo al Pil nazionale.    
"Oggi l'Italia non ha mai una posizione di leadership – ha aggiunto Gnudi – pur avendo gli asset naturali e turistici più forti. Abbiamo una quota di mercato cinese molto bassa, la Francia è fortissima, perché ha sviluppato una politica mirata. E dire che tutti i turisti, come prima scelta, vedrebbero l'Italia come luogo in cui andare: poi si scontrano con una serie di difficoltà; manca una offerta moderna e integrata". 
Secondo gli esperti di Boston Consulting Group che hanno elaborato il Piano strategico del turismo, nel bacino Mediterraneo la crescita del turismo è stata pari a +7,7% tra 2000 a 2010, e le previsioni dicono che crescerà nei prossimi anni del + 4,8%. L'Italia invece è cresciuta solo del 2% nel 2000-2010.

 

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