Governo punta sul golf, ddl al consiglio dei ministri

Campi e resort anche nelle aree protette. Perplessità da Lega e Pd

Potrebbe arrivare sul tavolo già del prossimo consiglio dei ministri il disegno di legge sul golf che punta a rivoluzione l'immagine di uno sport finora considerato ‘di lusso' e che potrebbe consentire di realizzare campi ad hoc e resort anche in aree naturali protette. In pratica, il ddl prevede un piano di promozione del turismo sportivo, con particolare riferimento alla costruzione, ristrutturazione e manutenzione degli impianti sportivi dedicati alla pratica del golf. I campi da golf potranno essere costruiti anche presso le aree protette. Ci vorrà però il "nulla osta dell'ente parco nazionale e dell'ente gestore delle aree marine protette". Qualora serva l'autorizzazione viene inoltre prevista la procedura semplificata. I privati potranno costruire accanto ai campi da golf anche dei resort. Questi però non potranno essere venduti prima di 5 anni dall'avvio degli impianti. Saranno le Regioni, sentiti gli enti locali, e d'intesa con gli enti parco nazionali e gli enti gestori delle aree marine protette, a individuare i siti più idonei a costituire gli impianti.
Ma prima di incassare il via libera del consiglio dei ministri, il ddl dovrà superare i dubbi della Lega condivisi dal Pd: "Così non si affrontano – dice Andrea Lulli, capogruppo del Pd nella commissione Attività produttive di Montecitorio – i problemi del Paese ma solo quelli di pochi eletti". Altolà anche da Legambiente che chiede al ministro dell'Ambiente di intervenire "contro quella che è una dichiarata speculazione edilizia a danno delle aree di maggior pregio del nostro Paese".

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