Guida turistica, via libera per archeologi e storici arte

Adesso il decreto sulle liberalizzazioni deve essere convertito in legge

Per archeologi e storici dell’arte si aprono le porte dell’accesso alla professione di guida turistica. Lo annuncia un comunicato della Confederazione Italiana Archeologi, che esprime profondo apprezzamento per la norma, contenuta nel recente decreto sulle liberalizzazioni, grazie alla quale viene eliminata qualsiasi forma di contingentamento per l’accesso alla professione. Si tratta di una norma, prosegue la nota, che avvicina l’Italia al panorama europeo in materia di valorizzazione delle competenze e del patrimonio culturale. La Confederazioni Italiana Archeologi auspica inoltre che, in occasione della conversione del decreto in legge, le forze politiche siano unanimi nel confermare questo decisivo passo verso una gestione moderna della divulgazione culturale, che innalzerà la qualità del servizio e offrirà opportunità di lavoro a moltissimi giovani. “Del resto – osserva Giorgia Leoni, presidente della Confederazione – non riusciamo a vedere motivi ragionevoli che giustifichino ripensamenti. Abbiamo vissuto per decenni in un Paese in cui operavano guide turistiche senza titoli di studio, mentre gli archeologi e gli storici dell’arte dovevano attendere anni per vedere concorsi regolarmente bloccati da processi burocratici e ricorsi amministrativi”.

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