Da uno studio effettuato dagli esperti della piattaforma multimodale Waynaut in collaborazione con l’Ufficio Studi del fondo di venture capital P101, è emerso come il settore del turismo si stia evolvendo ad un ritmo incessante: la combinazione di dispositivi mobili, big data e intelligenza artificiale è destinata a breve a trasformare l’intero mercato. Sono stati dunque identificati i 6 trend che potrebbero cambiare considerevolmente l’industria del turismo durante 2017.
1) Numerose ricerche hanno individuato 3 aree di evoluzione: complessità e innovazione nella distribuzione; rivoluzione dei modelli di economia condivisa nei settori hotellerie e noleggio auto; innovazione nella vendita di viaggi online. Il successo dipenderà da una più profonda comprensione delle aspettative dei consumatori e dall’uso di mezzi innovativi per trasformare l’esperienza di viaggio e il multimodale sembra essere un fattore chiave per far fronte a tali necessità.
2) Nuove tecnologie per gli operatori di viaggio. In effetti, il modo di pensare al business del turismo è profondamente cambiato e, dal momento che l’online è uno dei principali fattori di cambiamento in questo settore, molte agenzie di viaggio hanno scelto di evolversi e diventare società tecnologiche.
3) Nuove alleanze. Si prevede che il crescente utilizzo della tecnologia aprirà la strada a fusioni e acquisizioni nel settore. Questo perché l’espansione, il consolidamento e l’adattamento sono fasi naturali nel ciclo di vita di un’industria, soprattutto in un ambiente dinamico come quello del turismo.
4) Un future roseo per le start-up. Basti pensare che il totale mondiale degli investimenti in start-up del travel, solo nel terzo trimestre del 2016, è stato di quasi 3 miliardi di dollari, secondo le stime di CB Insights, che non include Uber, che ha raccolto $15 miliardi a seguito di un’iniezione di liquidità dal Fondo Pubblico di Investimento dell’Arabia Saudita.
5) L’ascesa del B2C. Un’altra tendenza per il 2017 è il moltiplicarsi delle piattaforme di prenotazione multimodale per il B2C. Esempi in questo senso sono GoEuro e Rome2rio, che stanno cercando di guadagnarsi la quota europea del mercato multimodale. GoEuro ha recentemente annunciato un round di finanziamento di oltre $50M (raggiungendo così un totale di $145M raccolti).
6) l’evoluzione dei servizi B2B. La digital disruption e il multimodale non stanno prendendo piede solo nel settore B2C, ma anche nel ramo del B2B. Ad esempio, Waynaut, grazie al recente investimento da parte del fondo di venture capital P101, sta ora lavorando al fine di fornire servizi e prodotti alle aziende, alle GDS (Global Distribution System), agenzie di viaggio online, metasearchers, servizi ferroviari e linee aeree, e così via.