Istat: Roma si conferma prima destinazione anche nel 2021

Con circa 9 milioni di presenze Roma si conferma anche per il 2021 la principale destinazione: 3,1% delle presenze totali nazionali, 2,8% della clientela residente e 3,7% di quella non residente. Così la rilevazione Istat presentata agli Stati generali del turismo di Chianciano Terme.

Rispetto al 2020, la capitale italiana del turismo registra un incremento del +37,6% di presenze che, tuttavia, non sono sufficienti a raggiungere gli standard turistici degli anni precedenti; nel 2021 le presenze, nel comune di Roma, sono state il 28,9% di quelle del 2019. Venezia è il secondo comune più visitato con 5,7 milioni di presenze. Rispetto al 2020 ha visto un incremento del 61%, ma rispetto al 2019 continuano a mancare 7,2 milioni di presenze: nel 2021 si sono recuperate solo il 44,2% delle presenze del 2019.

Milano, sempre secondo i dati Istat, registra un incremento del 48,9% rispetto al 2020, ma mancano ancora 7,5 milioni di presenze per raggiungere i livelli del 2019, recuperate il 40,1% delle presenze del 2019.

Firenze, da sempre uno dei comuni più visitati, cresce del 60,4% ma è ancora ben lontano dalle performance pre-pandemia: solo il 28,6% delle presenze del 2019.

Napoli, rispetto al 2020, rileva un incremento del 42,3% delle presenze, ma la flessione rispetto all’ultimo anno pre-pandemia resta ancora piuttosto elevata -64%.

Infine Palermo che, rispetto al 2020, registra un incremento del 51,8%, anch’essa ancora al di sotto del dato pre-pandemia ovvero -38,1% rispetto al 2019.

Inoltre, secondo l’Istat il Chianti in Toscana, il Cilento in Campania, le Cinque Terre in Liguriasono i primi tre brand turistici territoriali italiani. Sono stati individuati tra “aree territoriali, comunemente riconoscibili, caratterizzate da un’offerta e da una domanda prevalentemente omogena”. Nella speciale classifica dei marchi turistici italiani figurano anche la Costa degli Dei in Calabria, la Costiera Amalfitana, la Gallura, il Gargano. Ventuno le mete tracciate comprese la Riviera romagnola, la Val Gardena, la Val Pusteria.

Infine, solo 5 province su 107 hanno subito una flessione delle presenze: Aosta (-13,7%), L’Aquila (-7,9%), Sondrio (-3,1%), Macerata (-1,6%) e Benevento (-0,3%). Dieci le province che hanno fatto registrare una variazione delle presenze rispetto al 2020 superiore al 70%: Como, Cremona, Isernia, Asti, Monza, Brescia, Sassari, Catanzaro, Verona e Lecco.

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