sabato, 18 Maggio 2024

Italia e Roma regine del turismo religioso nel mondo

Lo dice un’indagine Bit Lab presentata in occasione di Aurea

L’Italia si conferma destinazione religiosa preferita dai viaggiatori in cerca di esperienze più spirituali battendo anche la concorrenza di Turchia, Polonia e Grecia. E’ quanto sostiene l’indagine quali-quantitativa di Klaus Davi & C., “Tra sacro e tradizione: il nuovo turismo religioso alla scoperta di spettacolari celebrazioni locali nell’Italia più autentica” supportato da Bit, sponsor di Aurea, Borsa del Turismo Religioso e delle Aree Protette, in programma a San Giovanni Rotondo il 25 e 26 ottobre. Secondo la ricerca che monitorando oltre 21.100 articoli e citazioni dai media di 12 Paesi e aree, cambia il modo di vivere il viaggio religioso: da una modalità più povera, “penitenziale”, a una di viaggio comodo, da “prima classe”. Un mercato di sempre maggiore interesse, quindi: secondo la World Tourism Organization, i viaggiatori “religiosi” sono 300-330 milioni l’anno. Una vera e propria “industria turistica della fede” che muove 18 miliardi di dollari, dei quali 4,5 generati annualmente solo dall’Italia, afferma il britannico The Travel Magazine. Roma rimane la prima destinazione religiosa in Italia, con 7 milioni di visitatori alla Basilica di San Pietro. Al secondo posto, San Giovanni Rotondo con 6 milioni di pellegrini. Seguono i santuari storici di Assisi (5,5 milioni), Loreto (4,5) e Pompei (4,2). All’estero, dopo la Terra Santa, sono soprattutto i luoghi mariani, con l’eccezione di Santiago de Compostela, ad attrarre i pellegrini: Lourdes, Fatima, Czestochowa e Medjugorje. Secondo i più recenti dettagli delle presenze disponibili, quelli del 2003, sono gli spagnoli a fare la parte del leone nei viaggi religiosi verso il nostro Paese, con 24,7 milioni di presenze. Seguono i francesi con 21,5 milioni e i tedeschi con 14,6. Al quarto posto, più distanziati, gli Stati Uniti con 6,3 milioni di presenze. I primi 10 paesi totalizzano 84 milioni di presenze. In Italia rappresentano il 5-6% sul totale del movimento turistico.
 

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