Incrementare i flussi turistici tra Italia e Russia. Con questo obiettivo, ieri a Villa Madama, il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla e il suo omologo russo, Anatoly Yarochkin, hanno siglato un accordo di cooperazione turistica tra i due Paesi, i cui risultati cominceranno a vedersi già nel 2011, anno in cui si celebrerà l’anno della cultura russa in Italia e contestualmente della cultura italiana in Russia. L’intesa, intanto, prevede maggiore attenzione dedicata agli scambi culturali, alla semplificazione dei visti per l’ingresso in frontiera e all’interscambio di programmi tv. Soddisfatti i due ministri anche dell’accordo raggiunto da Alitalia e Aeroflot, che potrà “migliorare i collegamenti su un numero maggiore di città”, e in questo quadro anche la presenza di una delegazione istituzionale e imprenditoriale tricolore alla più importante rassegna russa del settore, che aprirà i battenti il 14 marzo del prossimo anno. Da parte sua Brambilla ha puntato il dito sul problema delle lentezze create dai visti, “che contribuisce – ha spiegato – a mettere l’Italia soltanto al quinto posto tra i Paesi più frequentati dai turisti russi, che preferiscono mete senza obblighi di permessi come ad esempio Turchia e Egitto”. Al contrario, ha tenuto a precisare, i russi che visitato il Belpaese “mettono al primo posto le località costiere, soprattutto Versilia e Romagna, e le città d’arte, fatto questo che apprezziamo particolarmente perché è utile anche a destagionalizzare l’andamento economico del settore”. Secondo Yarochkin, nel 2011 con l’anno della cultura, potranno migliorare le prospettive turistiche dei viaggiatori russi, anche loro alle prese con gli effetti della crisi internazionale, che nel 2009 si è tradotta in una flessione del 15% di partenze verso l’Italia rispetto alle 547 mila fatte registrare nel 2008”.