L’estate 2024 per molti sarà tempo di vacanze. L’entusiasmo per i viaggi è elevato in tutto il mondo. Quali sono i nuovi trend? E le prospettive future? A rivelarlo, è la 23^edizione dell’Holiday Barometer, diffuso dal Gruppo Europ Assistance.
“Nonostante le nuove sfide che il settore del turismo si trova ad affrontare nel complesso scenario attuale, dominato da tensioni internazionali e incertezze di carattere economico, il 23° Holiday Barometer Ipsos-Europ Assistance ci conferma che le persone sono tornate a viaggiare e lo faranno con entusiasmo anche nell’estate 2024, riadattando i loro programmi e scegliendo destinazioni diverse rispetto al passato. Inoltre, emergono nuovi trend sempre più orientati al turismo slow e responsabile, come possibile risposta all’ormai noto fenomeno dell’overtourism – ha detto Fabio Carsenzuola, CEO Med&Latam Region del Gruppo Europ Assistance – Da un punto di vista assicurativo, invece, c’è ancora molto da fare: come Compagnia leader nel settore dell’assistenza in viaggio, ci impegniamo costantemente per fare una corretta informazione, con l’obiettivo di diffondere sempre di più la cultura dell’assicurazione in viaggio e sensibilizzare le persone sull’importanza di partire protetti, indipendentemente dalla destinazione”.
Secondo la ricerca, in Italia circa l’80% degli intervistati, in linea con la media europea, si dichiara felice o molto felice di viaggiare. Il 69% di loro ha confermato l’intenzione di concedersi almeno una vacanza estiva e, di questi, più della metà (39%) ha in programma di farne più di una, con uno dei dati più alti in Europa. Anche se il 52% del campione si aspetta che l’inflazione possa avere un impatto sui propri programmi di viaggio e gli italiani si confermino fra le popolazioni europee più attente al risparmio, il budget medio quest’anno è di € 2.041, inferiore alla media europea, ma in aumento del 15% rispetto al 2023: un segnale che testimonia come le persone non vogliono rinunciare alle vacanze.
Il 42% degli italiani dichiara di pianificare una vacanza nel Belpaese, con uno dei valori più alti in Europa. L’Italia è anche la destinazione più amata dai viaggiatori di tutti i paesi Europei e di quelli del Nord America, mentre la Spagna si conferma la destinazione estera preferita dagli italiani (13%), seguita da Francia (10%) e Grecia (7%). Tra le mete, il mare è la scelta predominante, con il 72% che opta per questa tipologia di vacanza, registrando un aumento del 9% rispetto al 2023. Seguono le città d’arte, indicate dal 30% degli intervistati con un incremento del 4%, e la montagna, preferita dal 25% con lo stesso aumento percentuale rispetto al 2023.
L’hotel è la tipologia di alloggio più scelta (44%), seguito dalle case in affitto (31%). Al terzo posto i Bed&Breakfast (30%), con il dato più alto in Europa. Aumenta del 3% rispetto al 2023, attestandosi al 6% con la crescita maggiore in Europa, il numero di coloro che viaggiano on the road in camper. La modalità di trasporto preferita rimane l’auto (52%); a scegliere l’aereo è il 38% degli italiani, sotto la media europea anche se in modesto aumento (+3% rispetto al 2023). Per quanto riguarda le prenotazioni, la maggioranza (32%) dichiara di prenotare con un anticipo compreso fra i 2 e i 4 mesi, il 25% tra 2 mesi e 15 giorni; in lieve aumento (+2%) il numero di coloro che prenotano con più di 6 mesi di anticipo.
Le motivazioni principali che guidano gli italiani nella scelta delle vacanze sono il desiderio di relax (65%), la possibilità di trascorrere del tempo in famiglia e con gli amici (58%), l’opportunità di scoprire nuove culture (53%) e di imparare cose nuove, con un significativo 38% della popolazione che attribuisce importanza a tale attività, superando la media europea. Gli italiani sono anche fra coloro che più di tutti in Europa manifestano un interesse specifico nel fare nuove conoscenze durante i viaggi (il 24%).
Per il 33% dei viaggiatori (+5% rispetto al 2023) la propria capacità di parlare la lingua locale del luogo di destinazione riveste un ruolo importante nella scelta.
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Tra le nuove tendenze, si diffonde sempre di più la propensione a scegliere forme di turismo slow e sostenibile come risposta al fenomeno dell’overtourism: il 78% degli italiani (il dato più alto in Europa) dichiara voler sperimentare lo slow tourism nei prossimi anni per esplorare le tradizioni e la cultura locale, mentre il 74% sarebbe disposto a viaggiare verso destinazioni meno convenzionali.
In generale, gli italiani sono fra le popolazioni più inclini d’Europa ad adottare comportamenti sostenibili in viaggio (93%), come tutelare le risorse e le economie locali e limitare il proprio impatto ambientale.
Quest’anno, sulla scelta della destinazione pesano diversi fattori, fra cui i conflitti armati (per il 51% degli italiani, con un aumento del 23% rispetto al 2023) e il rischio di eventi naturali estremi (per il 37%, in aumento del 7%), incluso il caldo eccessivo in alcune destinazioni (62%). Le motivazioni economiche rimangono rilevanti per il 58% degli intervistati e il 40% tiene in considerazione il costo della vita nel Paese di destinazione. La sicurezza personale è una priorità, con oltre il 40% del campione che teme il rischio di attentati terroristici o alla propria incolumità. In generale, il 53% esprime preoccupazione riguardo alla possibilità di vivere una brutta esperienza in viaggio, il 61% teme di ammalarsi durante il viaggio, mentre il 60% (+7% rispetto al 2023) è preoccupato per la qualità delle strutture mediche locali. Fra le altre preoccupazioni, la paura di perdere qualcosa di importante o di essere derubati (58%), il rischio di dover cancellare la vacanza (55%) e il timore che la destinazione sia sovraffollata (54%).
Gli italiani riconoscono l’importanza di proteggere il proprio viaggio, soprattutto per quanto riguarda la salute (72%), gli effetti personali (68%) e la possibilità di cancellazione (65%).
Tuttavia, solo il 30% dichiara di aver acquistato una polizza per l’ultimo viaggio, al di sotto della media europea (47%). Le ragioni dietro questa tendenza sono principalmente tre: il costo, percepito come elevato dal 37% degli intervistati, il fatto che in molti non considerano la possibilità di acquistare un’assicurazione prima di partire (circa il 35%), oppure non ritengono di viaggiare abbastanza lontano o abbastanza frequentemente. Per coloro che decidono di partire assicurati, i canali di acquisto preferiti restano la Compagnia assicurativa (27%) e le agenzie di viaggio (20%). Fra i criteri di scelta della Compagnia a cui rivolgersi prevalgono il costo (36%), la disponibilità di una vasta gamma di prodotti e soluzioni fra cui scegliere (15%) e la reputazione dell’azienda (13%).