Bilancio positivo, se pure contenuto, quello registrato tra Natale e Capodanno dagli operatori del settore. I primi dati, infatti, indicano un aumento delle partenze degli italiani pari tra il 2% e 3% rispetto allo scorso anno. "Il trend ha un leggero segno positivo – spiega Andrea Giannetti, presidente Assotravel – ma i margini di profitto sono diminuiti, insomma per gli operatori del settore si sono decrementati gli utili. Questo perché la gente ha sempre meno soldi. Sono andate benissimo, invece, le mete extralusso, il segmento alto, come lo chiamano gli addetti ai lavori, ma resta il fatto che questo non riesce a compensare la perdita del potere di acquisto da parte del segmento medio, che spende meno del passato".
Valutazione simile anche da parte di Paolo Mazzola, vicepresidente della Fiavet. "Il mondo agenziale è soddisfatto – afferma – perché le capitali europee sono andate bene e l’incremento dei viaggi è stato pari al 2-3%. Crescono le microvacanze, aumenta cioè il numero di italiani che effettuano vacanze di pochi giorni più volte durante l’anno. Sono andate benissimo poi le mete esclusive, ovvero i Caraibi e in generale i Paesi esotici".
E Federalberghi conferma le previsioni diffuse prima delle vacanze di Natale: Natale e Capodanno in linea con il 2006, con la differenza che un italiano su 5 è andato all’estero spinto dal supereuro.
