In tempi di crisi ci si inventa di tutto pur di andare comunque in vacanza. L’ultima trovata è lo ‘scambio di casa’: si paga solo il viaggio e si arriva a risparmiare fino al 60%. Il meccanismo è semplice: invece di affittare un appartamento o di andare in albergo, ci si accorda con un’altra famiglia, attraverso apposite associazioni e siti specializzati, e ci si scambia la casa. E nel periodo natalizio si registra un vero e proprio boom di richieste perché permette di coniugare la voglia di scoprire posti nuovi con quella di passare le feste in un’atmosfera di intimità. Nel mondo gli iscritti ai siti che organizzano questi scambi sono quasi 40.000; in Italia i nuclei familiari che viaggiano in questo modo, calcolando solo gli iscritti alle principali organizzazioni attive nel campo, superano i 2.500. "I nostri iscritti in media fanno 3-4 ‘scambi’ all’anno – spiega Cristina Paggetti, responsabile della filiale italiana di HomeExchange (scambiocasa.com) – si va dai week-end a viaggi di tre settimane. E noi italiani, con le nostre ricchezze artistiche, partiamo in vantaggio: non è difficile trovare qualcuno disposto a scambiare il suo appartamento, magari a Los Angeles e Londra, con la nostra casa". Il meccanismo è piuttosto semplice. Ci si iscrive ad una di queste organizzazioni (il costo annuo varia dagli 80 ai 120 euro, spesso comprensivi anche di formule di assicurazione contro eventuali danni o contro il rischio che il viaggio salti), si fanno un po’ di foto della propria casa e si compila un modulo di iscrizione, fornendo tutti i dati necessari e le proprie disponibilità. Poi si può navigare in un catalogo di case disponibili nei diversi periodi dell’anno: si contatta direttamente la famiglia scelta, si prendono gli accordi necessari, e via. L’accordo, che viene messo per iscritto, può prevedere anche lo scambio e la condivisione dell’automobile nel periodo della vacanza.