Nella manovra nuove misure per il turismo

Sgravi per lavoro notturno e straordinari nel turismo oltre a 110 milioni per investimenti privati nel turismo sono le nuove misure per il turismo contenute nella manovra.

Al fine di garantire la stabilità occupazionale e di sopperire all’eccezionale mancanza di offerta di lavoro nel settore turistico, ricettivo e termale, per il periodo dal 1° gennaio al 30 settembre 2025, ai lavoratori degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e ai
lavoratori del comparto del turismo, ivi inclusi gli stabilimenti termali, è riconosciuto un trattamento integrativo speciale che non concorre alla formazione del reddito pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e alla prestazione di lavoro straordinario.

Al fine di sostenere lo sviluppo dell’offerta turistica su territorio nazionale, nella legge di bilancio sono previste agevolazioni finanziarie a sostegno degli investimenti privati e per la realizzazione di interventi a essi complementari e funzionali, per le quali sono previste risorse
per un ammontare complessivo di 110 milioni di euro. Con decreto di natura regolamentare adottato dal ministro del Turismo – rende noto il Mitur – entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio, sono stabiliti i criteri, le condizioni e le modalità per la concessione.

 

“Le misure per il turismo contenute nella manovra sono molto importanti, non è mai successo che ci fossero delle risorse per lo sviluppo di questo settore”, ha commentato la ministra del Turismo Daniela Santanchè a margine dell’assemblea pubblica di Confindustria Federterme a Roma. “Oltre ai 110 milioni di euro nel 2025 per lo sviluppo del turismo – ha spiegato – avremo i soldi del Funt, che è il fondo del turismo nazionale e poi, una cosa che mi interessa molto, vengono ancora rifinanziati per i lavoratori del turismo, gli straordinari notturni festivi. Vediamo poi nell’iter parlamentare”.
Sui tagli dice: “Penso che siano anche giusti, perché noi dobbiamo imparare a eliminare quelle che sono le spese improduttive. Nel mio ministero sicuramente ce ne sono e quindi bene che sia stato fatto questo taglio. Dovrebbe essere più o meno un 5%, poi dipende, è un calcolo complicato perché bisogna vedere gli esuberi. La spesa nella nostra nazione è tanta, quindi ci sono degli spazi per quella che è la spesa improduttiva e io sono contenta di poter partecipare. Non mi lamento, perché essere bravi vuol dire anche fare le cose avendo meno soldi, e con i soldi sono bravi tutti”.

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