Palmucci a ITB: Italia piace ma serve strategia comunicazione forte

L’Italia è seconda in Europa dopo la Spagna per attrazione dei turisti internazionali e la Germania contribuisce in maniera determinante alla crescita del turismo nel nostro paese. Così Giorgio Palmucci, presidente di Enit alla sua prima uscita ufficiale dopo l’insediamento, ha snocciolato un po’ di dati nel corso della conferenza stampa in occasione dell’inaugurazione dell’ITB di Berlino.

Secondo il rapporto annuale del turismo tedesco “l’Italia è la destinazione che ha maggiormente guadagnato posizioni nella stagione turistica 2018, con quasi dieci intervistati su 100 (9,6%) che hanno dichiarato di aver trascorso la propria vacanza principale nel nostro Paese: un aumento del 24,7%”, ha dichiarato l’ambasciatore d’Italia a Berlino Luigi Mattiolo. La Germania per l’Italia si conferma il primo paese per volumi di spesa con 5,8 miliardi di euro, cioè addirittura il 17,3% del totale. Un dato in costante aumento, più 6,7% nel 2018 rispetto al passato. “I tedeschi scelgono vacanze legate alla natura e alla spa” dice Palmucci e si prevede che “i turisti tedeschi cresceranno nei prossimi 3 anni del 70%”.

Eppure secondo Palmucci, “l’Italia va raccontata meglio, non va data per scontata. Il brand Italia va supportato da una strategia di comunicazione ancora più forte, sia per le mete già consolidate, la cui conoscenza all’estero è data spesso già per assodata, che per quelle meno battute”, ha aggiunto. Per Palmucci, “è determinante concentrarsi sulla comunicazione, che deve essere uno strumento per promuovere la Penisola: per questo è importante il lavoro sinergico tra regioni, Enti, operatori”. Il presidente dell’Enit ha espresso poi soddisfazione per i risultati del settore: “L’Italia si conferma meta preferita del turismo internazionale e non si smentisce dopo l’anno d’oro del 2017″. Con 208,5 milioni di pernottamenti totalizzati tra gennaio e novembre 2018 (+1,8%), supera anche quest’anno la Francia (134,7 notti, +5,7%) e cresce a differenza della Spagna che, pur essendo prima in Europa, ha visto quasi 4,7 milioni di presenze straniere in meno rispetto al medesimo periodo del 2017 (-1,6%). Lo dimostrano anche i transiti aeroportuali: ben 121milioni di passeggeri nel 2018 con una crescita del +7,2%, quasi due punti in più rispetto all’Europa (la cui media è infatti di +5,6% con 93 milioni di passeggeri). Fanno ben sperare anche le previsioni: il 2019 si prospetta un anno di crescita e per il primo semestre le prenotazioni sui voli verso l’Italia contano già un trend del +2,8% rispetto al 2018. Se la Francia sembra percorrere la stessa tendenza, prosegue, invece, il calo della Spagna (-7,6%)”.

Al taglio del nastro a Berlino (nella foto) anche il ministro del Turismo Gian Marco Centinaio: “Il turismo – ha detto – deve diventare un’esperienza di vita che va personalizzata. L’Italia è un museo a cielo aperto e spetta a noi farci conoscere e apprezzare. Molto del nostro patrimonio artistico e culturale si trova nelle destinazioni meno conosciute e nei piccoli centri, per questo invito i tour operator a promuovere il Bel Paese anche al di fuori dei percorsi più frequentati”.

 

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