Durante il periodo di Pasqua saranno circa 5 milioni i pernottamenti nel nostro Paese, fatti registrare essenzialmente dai connazionali che nel 90% dei casi rimarranno in Italia, a fronte del milione di quelli dei viaggiatori europei: francesi e tedeschi in testa che hanno scelto di tornare a popolare le nostre città d’arte. Si fa sentire ancora la mancanza dei big spender asiatici e americani così come chiaramente il turismo dalla Russia e dall’ Europa dell’Est.
“Nonostante il conflitto russo-ucraino e l’aumento del costo dell’energia e dei carburanti spingano le famiglie ad essere parsimoniose evitando grandi spostamenti – sottolinea la presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli – per le prossime festività pasquali si registra, dopo due anni di restrizioni, una timida ripartenza. Ci auguriamo che la Pasqua – conclude Lalli – possa essere solo un primo test verso un recupero più consistente della clientela straniera che rappresenta una componente fondamentale per il sostentamento delle nostre imprese”.