Pasqua in calo per maltempo: piangono gli operatori

Trademark Itali: persi 2miliardi. Bene montagna e parchi divertimento

Pasqua negativa per gli operatori turistici: il maltempo ha scoraggiato numerosi italiani a partire e ne ha convinti tre milioni a tornare prima del previsto a casa. Secondo Trademark Italia, che si occupa di consulenze per l’industria dell’ospitalità, per il settore si stima una perdita di almeno due miliardi di euro. Calano i viaggi all’estero e la crisi è confermata per Napoli, Sorrento, Amalfi, isole campane. E’ andata bene però per le località di montagna grazie alla neve abbondante di quest’anno mentre resistono le località balneari più equipaggiate, vivacizzate da mostre, eventi d’arte, competizioni sportive, shopping ed entertainment. Si distinguono Rimini e Riccione grazie a eventi e meeting religiosi. ‘Piangono’ la Versilia e la Liguria. Boom di visitatori per i parchi di divertimento del Nord Italia: la Pasqua è stata d’oro per Mirabilandia, Gardaland, Oltremare, Italia in Miniatura e per l’Acquario di Genova. Gli italiani in vacanza sono stati circa 12 milioni, con una flessione del 35% rispetto al 2007 (20 milioni di connazionali fuori casa). Il crollo dei numeri, secondo Trademark, è dipeso da numerose ragioni: Pasqua anticipata, maltempo, pessimismo economico, benzina e gasolio alle stelle. Vacanze brevissime, al massimo due notti; pochi viaggi all’estero: 9 italiani su 10 sono rimasti in Italia. Nonostante il tempo brutto in gran parte d’Italia non sarebbero andati male gli affari neanche per gli agriturismi nei quali, secondo i calcoli di Coldiretti, tra Pasqua e Pasquetta sarebbero stati serviti un milione di pasti. Pesanti segni meno mostrano le tradizionali città d’arte, da Roma a Firenze a Venezia. Nella capitale sono in calo, rispetto allo scorso anno, le presenze di turisti stranieri con particolare riguardo al mercato Usa (-8,39%), ai giapponesi (-6,37%) e agli inglesi (-0,77%). Gli italiani che hanno scelto l’estero (l’11%) hanno optato principalmente per le capitali europee e, per chi ha potuto spingersi più lontano, la città preferita è stata New York, sia per il fascino che grazie al dollaro debole. Diminuisce infine la spesa media pro capite: la vacanza di Pasqua in Italia è costata 335 euro a persona, per chi ha scelto l’estero la spesa media è di 650 euro pro capite.
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